Che il calcio italiano fosse, a livello qualitativo, in forte declino era cosa nota. Daltronde bastava vedere l’albo d’oro della serie A per rendersi conto che dal 91 ad oggi [leggasi: 17campionati] c’è stato un duopolio Milan – Juventus, con qualche intermezzo di Roma e Lazio che, tuttavia, causa lo scudetto sono sprofondate nei bassi fondi per poi lentamente risalire fino ad arrivare al 2007.
Che il calcio italiano fosse in forte declino è cosa nota: basta andare a guardare la classifica dell’anno scorso ma soprattutto quella di quest’anno per capire che c’è un divario tra le "grandi" e le altre che è incolmabile. Colpa del calcio moderno, colpa degli sponsor e dell’ingiusto metodo di suddivisione degli introiti che attualmente governa il calcio italiano.
La verità è che oramai il campionato di Serie A è diventato nè più nè meno come quello scozzese o quello olandese: un campionato di bassa lega dove ci sono due squadre (e quest’anno nemmeno due) che dominano e le altre che se la giocano limitandosi a partecipare.
Tutto ciò, poi, porta un presidente a considerare la sua squadra un’"armata invincibile", fino a quando non capita una partita di Coppa Campioni. Un 2-2 in casa non è certo un bel risultato. C’è chi mi ha detto che stiamo comunque parlando della 3° in Spagna. Ok è giusto, e se stiamo a questo è anche la squadra che ha battuto recentemente il più blasonato Barcellona – Però dio mio!! L’inter è prima … anzi no, è STRA-PRIMA in ITALIA, che da tutti è considerato (ma forse sarebbe giusto parlare al passato) il campionato più bello e difficile di tutto il mondo …
Spero vivamente di tornare ad un calcio normale, più competitivo dove anche una "piccola" possa vincere uno scudetto se sorretta dal giusto spirito.