Perchè leggere un blog: capovolgiamo la domanda

Davide, in suo recente post, mi invita a farmi una domanda e darmi una risposta: perchè leggo i blog?

Prima di ogni altra cosa mi piacerebbe invece chiedere un pò agli altri bloggers: perchè scrivete blog? Personalmente ho iniziato spinto da una vena strana, un misto tra il curioso verso questa nuova tecnologia (alla fine del 2004 il fenomeno era in forte ascesa) ed il poter comunque parlare liberamente di ciò che penso senza alcun filtro. E difatti tra tutte le defnizioni che sono state date in rete su cosa sia un blog (qui, qui, qui, qui e qui) credo che quella che più si confà al mio modo di bloggare, sia questa:

"[…] i sono mille motivi per cominciare a scrivere un blog. Ma in genere lo si fa per lo stesso motivo per cui si discute con gli amici al bar, si leggono libri che non servono al lavoro, si frequenta un circolo per il gusto di incontrare persone interessanti. Cioè per il bisogno di vivere relazioni umane. […]

Difficilmente ho scritto post rivolgendomi direttamente a chi legge, com’è un pò nella mia natura mi sono sempre posto un pò al di fuori della blogsfera. Non mi piaceva questa idea di voler bloggare solo per essere letti, aumentare il proprio pr su google o comparire magari citato su qualche quotidiano famoso.

Preferisco pensare che questo posto sia il luogo ideale dove io posso esprimermi come realmente faccio solo con me stesso. Sono completamente libero da ogni forma di censura. E credo che proprio la parola "censura" sia il fulcro dell’esplosione del fenomeno "blog".

I maggiori organi di diffusione delle informazioni, penso ad esempio alle radio e alle televisioni, sono oggetto di fortissima censura da parte degli editori, degli sponsor ed anche dei politici e della Chiesa. Molti non possono esprimersi liberamente proprio perchè hanno una linea ed un modus pensandi impostigli dall’alto. La televisione, poi, è un media freddo: ciò vuol dire che, coinvolgendo un maggior numero di sensi rispetto alla radio o al libro, le interazioni personali dello spettatore sono inferiori e di conseguenza egli ne diviene partecipe, riscaldandosi. Per questo motivo la televisione è ad oggi unanimemente considerata la fonte di divulgazione dell’informazione di massa per antonomasia. Ma è anche e soprattutto per questa ragione che la televisione è anche il mezzo di diffusione dell’informazione più soggetto a censura: essendo così indistantemente diffuso, raggiunge ogni settore della popolazione, anche coloro i quali non hanno una cultura molto elevata e sono più soggetti a far propria un’idea che gli viene proposta.

Il lato positivo dei blog, invece, sta proprio nel fatto che raggiungono una parte della popolazione di cultura medio-alta: si presuppone, difatti, che chi legga un blog sappia quantomeno navigare su Internet e, per ovvi motivi, abbia quantomeno un computer che, non dimentichiamolo, non tutti lo possiedono.

Quindi credo di avere implicitamente risposto alla domanda. Credo, ma non ne posso essere sicuro, di leggere i blog prevalentemente quale forma di diffusione dell’informazione esente da censura e, soprattutto, un metodo per accedere rapidamente a tutto ciò che succede nel mondo.

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