Oggi ero al bar con degli amici, e ho notato affisso su una delle pareti il manifesto di una manifestazione organizzata dal movimento "ammazzateci tutti". Titolo: "Legalitàlia: 1° meeting nazionale dei giovani antimafia".
Ne approfitto per qualche riflessione.
Reggio Calabria è una città molto particolare, come daltronde tutta la sua provincia. E’ ampiamente dimostrato dai fatti, e ove non arrivino i fatti lo è dalle voci che corrono da queste parti, che tutto o gran parte del tessuto socio-economico di reggio e provincia sia gestito dalle famiglie della ‘ndrangheta. Silenzio e omertà, accoppiate ad una struttura di tipo orizzontale (grazie alla quale è praticamente assente il fenomeno del pentitisimo), ne fanno una delle strutture più potenti esistenti al mondo.
Le famiglie hanno praticamente il controllo completo su ogni tipo di attiivtà, sia essa lecita o illecita; le famiglie per la società calabrese e per quella reggina rappresentano una sorta di stato nello stato. Se da un lato la loro presenza assicura l’assenza di fenomeni di microcriminalità ben presenti nel nord d’Italia (vedi lo spaccio di sostanze stupefacenti per le strade della città, vedi stupri), dall’altro lato della medaglia non si può dimenticare come essa soffochi la gente di questi luoghi imponendo delle regole assolutamente fuori da ogni logica.
Tutte queste considerazioni vengono suffragate da fenomeni piccoli ma molto significativi.
Ad esempio: è usanza organizzare delle "feste" nei lidi presenti sulla via Marina. Come in ogni altro lido d’Italia non esiste un biglietto di ingresso ma la ben nota "drink card": praticamente il biglietto d’ingresso viene pagato alla cassa nel momento in cui si acquista da bere. Sia essa una semplice bottiglietta d’acqua o un coctkail costosissimo, il prezzo è sempre di 10 euro. Ineccepibile, avviene in tutta Italia e non vedo perchè non debba avvenire pure qui a Reggio.
La stranezza si ha nel momento in cui alla cassa non rilasciano scontrino fiscale: e si badi bene, questo non avviene nè al momento del pagamento del primo cocktail (quello per intenderci che da diritto all’uscita dal lido) nè per i successivi. Per cui, se ipoteticamente in un lido entrano mille persone, queste consumeranno bevande per almeno diecimila euro esentasse per i proprietari del lido.
Per chi la legalità la conosce, la domanda più stupida da porsi è: perchè non chiamare la Guardia di Finanza? La risposta che viene fornita da un qualsiasi reggino che vive la quotidianità di questa terra disgraziata è, più o meno, che la Guardia di Finanza non ha alcun potere o interesse a intervenire o che qualcuno ha fatto sì che questo sistema sia assolutamente legale.
Faccio notare che le licenze a questi locali (ed attenzione, i lidi non hanno licenze nè per somministrare bevande nè per passare musica ad alto volume) sono state assegnate dal comune, nella persona del sindaco Scopelliti. Lo stesso sindaco che, se da un lato autorizza l’illegalità permanente in città, allo stesso tempo accoglie a braccia aperte a piazza Duomo i ragazzi del movimento di Locri per ricordare Antonino Scopelliti (magistrato ucciso il 9 agosto di sedici anni fa).
A Reggio Calabria qualsiasi attività è soggetta al controllo delle famigllie, dalla semplice colonnina di benzina alla struttura turistica, dal negozio di abbigliamento alla ditta appaltatrice; quelle stesse famiglie che si spartiscono il territorio della città di modo da massimizzare gli introiti.
Messa così, pare non ci sia via di scampo.
Messa così, pare come se a Reggio Calabria siano tutti ndranghetisti o affiliati a qualche famiglia. Per fortuna non è così, per fortuna c’è ancora il tipico "fesso", colui il quale preferisce un onesto stipendio da mille euro al mese ed una vita mediocre piuttosto che uno stipendio sporco ed una vita fatta di lusso.
Il problema è che le istituzioni sono anch’esse marce. Il problema è che lo stato ci prende per il culo. Il problema è che non esistiamo a livello nazionale. Questo silenzio, questa omertà fa sì che nelle restanti zone d’Italia credano che il problema sia stato risolto – ma così non è !!!