Presi dalle scorribande piazzaiole di Beppe Grillo e dai tumultuosi menage-a-trois Di Pietro, Mastella, De Magistris, ci siamo completamente dimenticati che in Calabria esiste un problema per nulla scomparso: la ‘ndrangheta.
Successivamente alla strage di Duisburg, l’attuale presidente del consiglio Romano Prodi arrivò ad affermare che lo Stato stava facendo la sua parte, ma che anche i giovani meridionali dovevano dare il loro appoggio alla lotta alla mafia.
Ed ecco come lo Stato "protegge" i cittadini che fanno la loro parte …
Storia: nel 2004 un imprenditore vibonese, Vincenzo Ceravolo, prende il coraggio a due mani e decide di denunciare l’estorsione subita da parte di due componenti del clan Mancuso di Limbadi. Da lì inizia la sua odissea, fatta di minacce, distruzione del suo stabilimento fino alla beffa finale.
Ieri il tribunale di Catanzaro ha rinviato per la sesta, si avete letto bene, SESTA, volta il processo a carico dei due estortori (condannati nel 2004 a 12 e 9 anni di reclusione). In una conferenza stampa tenutasi ieri, Vincenzo Ceravolo sostiene di voler chiudere la sua azienda, mandando a casa 50 dipendenti, e di trasferire tutto all’estero; rifiuta, inoltre, la sua scorta personale e ha promesso di non presentarsi alla settima udienza del processo che si terrà a febbraio. Ecco uno stralcio delle sue parole:
Prima ho dovuto combattere contro la criminalità organizzata, adesso contro la malagiustizia, la burocrazia di uno Stato che firma protocolli ma non sostiene concretamente le vittime della mafia e contro un sistema creditizio che ti chiude le porte in faccia
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Il processo è stato rinviato per la sesta volta su sei udienze. Ogni volta un rinvio di quattro, sei mesi. Il precedente rinvio risale a giugno, adesso si slitta al 12 febbraio. Ciò che desta perplessità è il fatto che sia esaurita la casistica, fin qui sono state addotte tutte le giustificazioni plausibile pur di non iniziare questo processo
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Sono scaduti i termini di custodia e uno degli imputati da mesi è tornato a casa e vive a pochi passi dalla mia azienda. Anche Mancuso sarebbe fuori se non fosse detenuto per un altro procedimento
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Si vede che lo Stato non ha più bisogno di testimoni come Vincenzo Ceravolo(via strill.it)
Credo che ci sia davvero poco da commentare, e tanto da riflettere.
Lo scorso governo passerà alla storia per le leggi ad-personam e, forse, per qualche aspetto positivo. L’attuale governo passerà alla storia come il governo del "parlare". Sono due anni che si prendono i soldi da parlamentari, con relative pensioni, si è parlato di tutto:
- eutanasia;
- coppie di fatto;
- guerra in iraq;
- guerra in afghanistan;
- tesoretto;
- legge elettorale;
- ndrangheta;
- Beppe Grillo;
- inchiesta why not
Sicuramente dimentico qualche importante argomento, non me ne vogliano. Tuttavia, i dati di fatto sono che:
- l’eutanasia, o morte assistita, è tuttora illegale in Italia;
- le coppie di fatto non sono riconosciute dallo stato italiano – o ti sposi davanti a dio o davanti al sindaco, o per lo stato non vali nulla;
- siamo ancora in afghanistan;
- i 14miliardi del tesoretto non si capisce bene se e come siano stati usati;
- la legge elettorale è esattamente identica a quella di 2 anni fa (tanto criticata quando c’era Berlusconi al governo);
- la ‘ndrangheta esiste e persiste nel suo controllo del territorio;
- Beppe Grillo è scomparso – gli effetti reali del v-day? NULLI
- Un ministro della giustizia rimuove un magistrato che sta indagando su di lui e sull’attuale capo del governo. Quando Berlusconi ebbe un comportamento analogo, tutta quanta la sinistra si trovò concorde (strano ma vero) nell’attaccarlo. Oggi da il via ad un precedente pericolosissimo