Come morire a 12 anni in Calabria

Hai 12 anni, cadi da una giostra mentre giochi come fanno altri miliardi di bambini in giro per il mondo. Solo che la sfortuna vuole che vivi a Scido e da lì decidono di portarti all’ospedale di Polistena (abbastanza incomprensibile). A Polistena, però, non sono attrezzati per un’operazione al cervello e l’ospedale più vicino, in tal senso, è quello di Reggio Calabria.

Purtroppo però vieni dall’entroterra calabrese, e, si sa, muoversi in Calabria è un Dramma.
Chiami l’ambulanza da Reggio, ma ambulanze disponibili non se ne trovano.
Chiami l’elisoccorso, ma gli elicotteri non volano durante le ore notturne.

Finalmente si trova un’ambulanza, tempo di arrivare a polistena e tornare se ne vanno un pò di ore (sapete, percorrere 90km di autostrada in calabria non è la cosa più semplice del mondo). Arrivi all’ospedale di Reggio Calabria ma, guarda tu il caso, non ci sono medici per l’operazione. Altre ore di attesa. Giungono i medici, inizia l’operazione, ma è troppo tardi …

Muori a 12 anni, per un non-senso, per l’arretratezza di una regione che si manifesta in questi casi. Tutti sanno i disagi della Calabria, ad iniziare dal governatore Loiero (dirà "non se ne può più" – e già, caro Loiero, non se ne può davvero più).

Le indagini della magistratura si orientano sui medici degli ospedali di Reggio Calabria e Polistena rei, forse, di assenteismo. Non so, poco importa.
Ciò che credo sia rilevante è che la morte di questo piccola creatura sia da imputare soprattutto ai soliti politici.

Nessuno dice che a Reggio ci sono solo 4 autoambulanze al 118. Nessuno dice che a Reggio ci sono due soli ospedali (l’Ospedale Riuniti ed il Morelli): peccato che il Morelli sia chiuso da una vita (recentemente ne è stata aperta un’ala) e che tutti i pazienti del Morelli vengono dirottati agli ultimi due piani dell’Ospedale Riuniti che, per questa ragione, accoglie pazienti di due nosocomi.

Grazie alla politica clienterale e ad amicizie più o meno importanti, siamo riusciti a far morire mia nonna in modo dignitoso, in una stanza di ospedale dopo aver atteso 7 ore in un corridoio su una barella. Se permettete, sono anche abbastanza stanco di sentire le manfrine dei politici locali e nazionali.

Arretrati siamo ed arretrati restiamo.

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