Di calciopoli si è parlato in lungo e in largo. Scandali che hanno rovinato, ulteriormente e per quanto possibile, il calcio di oggi, ieri e forse anche quello di domani. Eppure, a distanza di due anni, ci ritroviamo qui a polemizzare su questo o quel rigore non dato; ci ritroviamo a polemizzare su questo o quel fuorigioco non dato.
Allora, forse, è il caso di ammettere che la verità sta nel mezzo.
Da una parte è vero – credo sia stato dimostrato ampiamente – che la juve di Moggi truccò e modificò non solo partite e campionati a suo piacimento, ma anche tutto ciò che viene definito in gergo “calciomercato” (avendo la GEA il monopolio su gran parte dei giocatori ed allenatori in attivitià ).
E’ anche vero che storicamente le “grandi” godono di certi favori che le “piccole” raramente vedono. Sarà che fanno girare più soldi, sarà che pagano sottobanco qualcuno, non lo so .. la verità , e la ripeto da una vita intera, è che le grandi sono aiutate regolarmente. Oggi ci si lamenta dell’Inter, come ieri ci si lamentava della Juve.
Mi fa strano che oggi l’Inter, pur avendo una squadra nettamente più forte delle altre 19, si ritrovi nella stessa situazione della Juve di qualche anno fa. Pur non avendo bisogno di favori, li riceve. E pur non avendo bisogno di aiuti per vincere, è grazie a questi aiuti che riesce a risolvere partite che altrimenti finirebbero in altro modo (vedi Catania, vedi Empoli).
Dubito che qualcosa possa realmente cambiare – se tutto è governato dal dio danaro, allora forse redistribuendo a dovere i proventi del calcio di oggi, quello di domani sarà un calcio migliore. Forse più soldi alle piccole, vorranno dire più potere alle maltrattate squadre di provincia e meno aiuti alle sette sorelle … la speranza è pur sempre l’ultima a morire, no??