Ho fatto ritorno in patria.
Un viaggio allucinante: normale e tranquillo fino a salerno; una volta passata la barriera di salerno ed entrati sull’a3 cambia il mondo. Pare di aver passato la dogana ed essere passati in biafra (non me ne vogliano).
Da Salerno a Reggio Calabria è tutta una deviazione: davvero sconsolante! Giunti a Bagnara, l’a3 era addirittura bloccata dal traffico dei camion – l’unica soluzione è stata quella di prendere la statale. Viva l’Italia.
Ma non è quello di cui voglio parlare, considerato che ne ho piene le palle di questo paese e dello stato generale in cui versiamo.
Parlerò di quanto è strana la vita.
Ho fatto ritorno in patria per la laurea di un vecchio amico, fin dai tempi del liceo, un amico fraterno. Un momento di gioia (tra qualche ora) che segnerà un altro passo importante nella sua vita. Un momento che difficilmente si dimenticherà , perchè la vita inevitabilmente cambia.
Stamattina ho poi ricevuto, inspiegabilmente, la notizia che un’amica di famiglia ci ha lasciato a soli 56 anni. Una tristezza infinita. La ricordo ancora bellissima, con i suoi capelli biondi. Tante estati passate nei rispettivi giardini, o a mare sui nostri gommoni, girovagare per le belle coste crotonesi. Una signora sempre sorridente e disponibile. Ah quante “settimane enigmistiche” abbiamo completato assieme. Quante partite a carte. Quante cene. Purtroppo ha perso la battaglia contro la malattia del secolo.
Mi viene una rabbia incredibile. C’è un’ipocrisia assurda in giro.
La vita è strana dicevo: provi gioia e tristezza allo stesso istante. un mix strano di sentimenti.