I gruppi di Facebook: porno, escort e mafia

Nei giorni scorsi è infuriata una [sterile] polemica sulla nascita di gruppi pro-Riina, pro-Provenzano e, più in generale, pro-mafia su Facebook.

La solita ipocrisia tutta italiana.
Perchè poi girovagando per il social network in questione, è facile scoprire una miriade di gruppi aperti a tema: scambio di coppie, porno, servizi escort, ecc. ecc.

Il discorso è ambivalente. Da un lato ha ragione senza ombra di dubbio Alberto, quando dice che per gestire anche la sola modifica del nome di un gruppo, sarebbe necessaria una struttura, e quindi budget, di un certo livello – e non è detto che se lo possano permettere.

E’ anche vero, però, che finchè si creano gruppi di “supporto” o “pseudo-supporto” a gruppi criminali, non credo si commetta reato. Fornire servizi di escort, farsi pubblicità di questo tipo, beh questo è sicuramente un reato.

Però si sa, fa molta più notizia un inneggiare ai boss della mafia che inneggiare ad un paio di tette sbattute lì.

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