L’ennesimo scandalo italiano: 6 anni a Spaccarotella

Ieri sera, rincasato dopo una partita a pallone scopro che è uscita la sentenza sul caso Gabriele Sandri.

La aspettavo: tutto ieri è stato un attendere questa stra-benedetta sentenza.
E alla fine è successo che come sempre lo stato di polizia, lo stato italiano ha preferito non incolpare un poliziotto. Era già successo nel caso Aldovrandi, era già successo dopo il G8 di Genova, e chissà quante altre volte succederà.

Sono stufo. Mi fa schifo questo stato, mi fa schifo questa legge e mi fa schifo il sistema giudiziario.

Un poliziotto estrae la pistola dalla fondina, la impugna, spara da una parte all’altra della carreggiata di un’autostrada (e poteva fare una strage), uccide un ragazzo e il risultato qual è: omicidio colposo con l’aggravante della “colpa cosciente”. Carlo Bonini fa un bell’esempio su repubblica per spiegare il reato:

“È come dire: Spaccarotella non voleva uccidere, ma era cosciente di tenere un comportamento pericolosamente colposo.”

Assurdità del sistema giuridico / legislativo italiano.

Lui, Spaccarotella, non andrà nemmeno in prigione.
Ed un ragazzo è morto.

Lui, Spaccarotella confessa di voler tornare in servizio.
Ed un ragazzo è morto.

E nell’assurdità generale di tutto questo schifo, il sindacato di polizia non sa fare altro che emettere un comunicato nel quale si afferma che i genitori di Gabriele Sandri aizzano la folla.

senza parole.

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