Benvenuto Presidente

benvenuto presidente napolitano, l’anti-stato l’ha accolta così.

non commento il fatto, non mi interessa nemmeno più di tanto. Scrivo ciò che penso e sento da calabrese fuori sede.

La mia terra l’avete abbandonata per vostri tornaconti personali, anche se forse sarebbe più corretto dire che non ci siete proprio mai stati. L’anti-stato aiutava la gente quando ancora non esisteva il concetto di ‘Italia’; l’anti-stato ha aiutato gli americani a “liberarci” durante la seconda guerra mondiale.

Potrei continuare per ore a scrivere, ma lo spazio è limitato ed oltretutto tenderei ad essere tedioso.

Le dico presidente cosa ho pensato quando ho letto la notizia della sua discesa all’inferno: “che presa per il culo”. Si è una presa per il culo.

Lei viene a Reggio Calabria, tutti si prodigano a ripulire la città per farle vedere ciò che non è. Asfaltano le strade che percorrerà (così almeno per un motivo i reggini saranno pure felici della sua venuta). Farà (ed ha fatto) i suoi bei discorsetti da politici benpensanti, per poi rimettersi sull’aereo e tornarsene nella capitale.

E poi però la gente ci resta in quel posto. La gente lo vive l’anti-stato. La gente calabrese che deve calare la testa tutti i giorni della sua fottuta vita. Ma tanto a quale politico potrà mai fregare?

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