Reggio Calabria una città in ginocchio

Il direttore giusva branca non me ne vorrà se prendo in prestito il titolo di questo post da un suo recente pezzo pubblicato su strill.

Riporto quanto scrive nell’incipit del suo articolo:

Oltre una crisi economica devastante, con le due più grosse imprese territoriali gravate da istanze di fallimento e lettere di licenziamento già inviate, lo stato di salute della città è francamente imbarazzante.
Migliaia di buche disseminate ovunque, centinaia di condotte idriche saltate, spazzatura raccolta in modo casuale e, comunque, non continuo, qualità dei servizi in caduta libera.

Recentemente sono stato a Reggio Calabria per lavoro e ho avuto modo di uscire sia durante la giornata che di sera, giusto per fare un giro con gli amici [pochi] che sono rimasti in loco.

I problemi presentati da giusva branca insistono a valle di un problema generale di appiattimento e culturale e sociale della città.
Le strade erano praticamente vuote, pochissime persone in giro, i locali generalmente vuoti.

Sarà la crisi, sarà il poco appeal della città, ma si respirava un’aria di depressione che mi ha fatto veramente riflettere.

In quest’ottica si inserisce anche la prossima campagna elettorale.
Spero vivamente che il nuovo sindaco avrà quella sensibilità tale che consentirà alla città, ed ai reggini, di rialzarsi. Bisognerà lavorare molto, bisognerà stimolare la gente a vivere le piazze, a vivere la città.

Non è pensabile lasciar andare alla deriva Reggio Calabria, sarebbe un grosso spreco di tutte le potenzialità che la città offre.

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