A distanza di qualche giorno di utilizzo di Google+ (google plus), inizio a capire meglio come funziona tutto questo meccanismo.
I circle nascondono un funzionamento che è meglio tenere in considerazione, onde evitare problemi:
– se create e pubblicate un post privato con una cerchia di amici, non c’è modo per evitare che ognuno di loro inviti chi vuole a leggere e commentare il post. Ecco l’estratto dalle norme sulla privacy di Google Plus:
È possibile scegliere il destinatario dei contenuti condivisi in Google+. Tutti i destinatari di un post possono essere in grado di vedere alcune informazioni sulle altre persone che lo hanno ricevuto. I partecipanti a una conversazione di gruppo possono visualizzare la cronologia di tale conversazione (inclusi i partecipanti aggiunti alle conversazioni di gruppo nella funzionalità Huddle del cellulare). Inoltre, è opportuno ricordare che quando si condivide un contenuto tramite Google+, chiunque lo riceva potrà condividerlo con altri.
– se taggate una persona in una foto che si trova in un album privato la persona potrà vedere tutto l’album (e se non ho capito male addirittura condividerlo, ma su questo sono ancora parzialmente dubbioso)
Inoltre, le norme sulla privacy di Google+ (molto più stringato di quello di Facebook), contiene alcuni passaggi un bel pò preoccupanti:
Registreremo le informazioni relative all’attività dell’utente, ad esempio i post per cui inserisce un commento e gli utenti con cui interagisce, per ottimizzare l’esperienza di tutti gli utenti con i servizi Google