Un mio carissimo amico, con il quale ho perso qualsiasi tipo di contatto (ma è fisiologico nel corso della vita di ognuno di noi), già dieci anni fa decantava le lodi del calcio inglese. Sosteneva la sua superiorità , anche e soprattutto in termini di coinvolgimento.
Noi, gruppo di amici, eravamo troppo presi dalla presuntuosità italiana, sostenendo la superiorità del calcio italiano, in termini di tecnica e di tattica.
Oggi, mi ritrovo a non seguire più il calcio italiano (se non in particolarissimi eventi), ed ogni sabato, ore 14 (circa), l’appuntamento fisso è su Sky per poter assistere a quello spettacolo chiamato Premiere League.
Stadi sempre pieni, tifosi galvanizzati e sempre accanto alla propria squadra, campi di gioco sempre perfetti, verdissimi, ma soprattutto tanta tanta intensità !
L’esatto opposto della situazione in cui versa il calcio italiano