Antefatto: la Calabria è una regione difficile, molto difficile, sfruttata, fin dai primissimi anni del costituente Regno d’Italia. Sfruttata da tutte quelle regioni (vedi Piemonte e Lombardia) che oggi traggono benefeci anche grazie ai patrimoni e allo scibile sottratto a tutti noi calabresi (impianti tessili in primis). In questo difficile stato di cose, oramai divenuto atavico, si inseriscono tutta una serie di personaggi politici, o pseudo tali, che, piuttosto di risolvere la situazione drammatica in cui versa la regione, preferiscono legiferare per ottenere successivamente tutta una serie di profit (l’amico che siede a capo di una certa asl, l’altro amico a capo dell’associazione industriale, ecc. ecc.).
Dopo un disastroso governo di destra (Chiaravalloti), si sentiva dire: "Nessuno potrà mai fare peggio di Chiaravalloti … ci ha rovinato … ha rovinato una Regione intera".
Tuttavia, forse, i calabresi non ricordavano la pubblicità dell’Adidas che dice: "Impossible is nothing" – e, difatti, convinti di poter andare incontro ad un effettivo cambiamento, alle ultime elezioni, il 60% dei calabresi vota Loiero quale governatore della Calabria, senza sapere che questa sarà la loro/nostra disgrazia. Due giunte regionali cadute entrambe a causa delle denunce da parte dei magistrati per corruzione in ambito di pubblica amministrazione o per reati di stampo mafioso. La terza, in piedi da poco, ripresenta una serie di personaggi discutibilissimi.
Però c’è anche da dire che noi calabresi siamo un pò strani: sì, perchè come nostro rappresentante in Parlamento scegliamo Gasparri, o forse, in una regione storicamente di destra, ci viene imposto Gasparri (il che forse è anche più vero della prima affermazione). Ovviamente il sig. Gasparri si è guardato bene dal fare gli interessi di noi calabresi visto che, alla fine dei conti, Lui la poltrona ed i corrispondenti benefit, l’ha già ottenuto.
Fatto sta che un bel giorno l’on. Gasparri si sveglia e decide di iniziare una polemica con il presidente Loiero, incentrata proprio sull’assurdità della situazione attuale: un governatore che nomina 30 consiglieri regionali, 25 dei quali indagati per mafia. Tutti ne chiedono le dimissioni, ma lui se ne guarda bene. E visto che la Calabria non è considerata importante a Roma, Prodi e i suoi compari si guardano altrettanto bene dall’imporre le dimissioni al dittatore loiero (compare di d’alema, fin dai tempi del primo governo presieduto dallo stesso d’alema nel 98).
A questo punto, però, si inserisce Callipo, ed è questo l’obiettivo reale di questo post. Callipo, per chi non lo sapesse, è uno degli industriali calabresi più in vista. Già presidente degli industriali, è da tempo in polemica aperta con loiero per via delle ultime designazioni di quest’ultimo alla presidenza dell’aeroporto e della zona industriale di Lamezia Terme (ovviamente amici degli amici del governatore). La notizia sorprendente è ciò che Callipo dice, però, a Gasparri:
Cosa ha fatto il centrodestra per i calabresi? Nulla. Quali problemi ha risolto? Nessuno. E’ stato, in Calabria, come un’azienda fallimentare, cosi diremmo noi imprenditori … Questa e’ ormai la regione delle emergenze, ed in queste condizioni l’illecita’ e’ dilagante: il binomio politici-prenditori, a danno della collettivita’, genera profondi guasti.
Visto che ci conosciamo e possiamo essere franchi, mi permetta una domanda: lei e’ stato eletto in Calabria con i voti dei calabresi, pur non appartenendo a questa terra, ma che cosa ha fatto per la Calabria e per i suoi cittadini? Quali problemi ha risolto? Ha fatto diminuire la disoccupazione? Ha fatto diminuire la poverta’? Ha lottato la mafia con la pistola e quella, altrettanto pericolosa, con la penna? Ci elenchi due o tre cose sostanziali che hanno procurato effetti positivi.
Naturalmente, per la par condicio, questa domanda la rivolgo a tutti i parlamentari, di destra e di sinistra, non calabresi ma eletti in Calabria. Mi verrebbe da dire: per il futuro statevene a casa vostra, noi abbiamo i nostri campioni, noti in tutto il mondo per la loro capacita’ di stupire, e, a questo prezzo, non credo ci sia l’esigenza di importarne da altre regioni.(via strill.it)
Raramente ho letto un intervento tanto accorato contro la politica di oggi, soprattutto da una persona così in vista. E’ un piccolo, piccolissimo passo positivo; la mia unica speranza è che i calabresi inizino davvero a capire che solo rivoltandosi seriamente contro questo stato di cose la nostra regione potrà tornare a splendere come in passato.
Non abbassate … Non abbassiamo la testa!
ps: come potete vedere, la notizia è di due giorni fa, ma l’on. Gasparri si è guardato bene dal diffondere una nota di risposta alle parole dell’imprenditore vibonese …