Ecco come Roma vuole risolvere i problemi della Calabria

Negli ultimi due giorni mi è successa una gravissima sventura: mi sto facendo lobotomizzare dalla tv.
Ieri sera sono rimasto incollato alla TV per seguire la fiction su Dalla Chiesa – merita un post a parte sia la motivazione che il giudizio; stasera volevo continuare la visione di questa fiction ma, santa pubblicità, ho intrapreso lo sport preferito da tutti i tele-dipendenti che si rispettino: lo zapping! Malauguratamente son caduto nella trappola tesami da Rai3 che proponeva un Bertinotti in una piazza non meglio identificata, con in collegamento da non so dove un giornalista (il direttore!?) del sole 24 ore ed in studio, niente di meno che Gratteri, sostituto procuratore della dda di Reggio Calabria.

La trasmissione fila liscia liscia su un binario disegnato ad arte dal bravissimo conduttore, tutti d’amore e daccordo, tutti che pendono dalle labbra di Bertinotti e, onestamente, anche il sottoscritto era piuttosto stupito e daccordo con le idee dell’ultimo vero politico rimasto nell’odierna sinistra.
Interviene Gratteri, il terremoto Gratteri. Sì perchè si sa, il sostituto procuratore non le manda a dire a nessuno e ha una faccia di bronzo mica da ridere (ricordate quando disse "questa macchina qui davanti in realtà non è prevista a Siderno, è stata mandata da Reggio Calabria solo perchè c’era la TV questa sera" ??); e nel suo non mandarle a dire incalza Bertinotti:

Per sconfiggere la ‘ndrangheta serve che vengano modificato 10-15 articoli del Codice Penale. Qui invece sento parlare solo di indulto, quando invece con delle modifiche accurate si potrebbe ridurre la potenza delle cosche dell’80%. Spero almeno che si stiano costruendo nuove carceri, altrimenti tra meno di cinque anni saremo nuovamente qui a commentare un altro provvedimento di indulto.

Prosegue il dialogo:

Bertinotti: Sono stanco di sentire parlare in termini negativi della politica. Esistono politici collusi, ma anche ottimi politici che, in Calabria, come in Sicilia lottano ogni giorno per sconfiggere la criminalità organizzata
Gratteri: Servono nuove leggi, non convegni, signor presidente!
Bertinotti: Questo è un convegno e lei è presente
Gratteri: Ma io prima ho lavorato [FE-NO-ME-NA-LE, nota del sottoscritto]
Bertinotti: In quanto a lavoro io non sono secondo a nessuno. Non condivido questo attacco sconsiderato all’indulto. Quando la richiesta di clemenza arrivò, in passato, da Giovanni Paolo II venne accolta da tutti con grande commozione

alcune considerazioni:
Dobbiamo ringraziare il Papa per una legge palesemente sbagliata? E’ quindi il papa che fa le leggi in Italia? No perchè per fare la legge sull’indulto (atto di clemenza lo chiamano!) son bastati 10 giorni. 10 giorni …
Ci pensate ?? A detta di uno dei massimi esponenti nel campo " ‘ndrangheta", basterebbero solo la modifica di qualche articoletto del codice penale e 4/5 anni per risolvere un problema che ci affligge da oltre un secolo e mezzo.
Ci pensate ?? Un giudice, un procuratore della repubblica, afferma che lo Stato ha i mezzi per combattere la ‘ndrangheta ma non li vuole applicare.

Termino citando Tito Livio:

"Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur." [Storie, XXI, 7]
"Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata"

Passano anni, secoli, millenni, cambiano le persone ma la sostanza è sempre quella. Per chi governa la soluzione è parlare, fin quando …

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