La giornata perfetta

In un celebre film del 1978, Jean-Micheal Vincent e William Katt cercavano l’onda perfetta: quel mostruoso ammasso d’acqua che ogni surfista sogna di riuscire a domare.

Ieri la maggior parte dei tifosi hanno vissuto la giornata perfetta. Personalmente, non potevo chiedere di più da una domenica calcistica. La salvezza, raggiunta con una domenica d’anticipo dopo un campionato disastroso, è ciò che non ti aspetti. Il gol di Barreto è qualcosa che nessun esperto di balistica riuscirebbe a spiegare: è fisicamente impossibile segnare da così lontano, tirando da fermo … DA FERMO … Ed è stato bellissimo quando tutto il quartiere ha tremato all’urlo liberatorio. Ma è stato ancora più bello tornare a casa e sentire il vicino che parlava al cellulare dicendo: “Compare, serie AAA” .. fantastico … amo sempre di più questa città 🙂

Soprattutto è “inspiegabile” come 3 vittorie di fila possano tirarti fuori da un pantano nel quale eri entrato per colpa esclusivamene tua e della presunzione del tuo presidente-proprietario-dittatore che tutto fa e disfa a proprio piacimento.

Ed è proprio la presunzione il leitmotiv di questa domenica. Non contenti dei regali ricevuti quest’anno, non contenti di essersi dimostrata la solita squadra da 4 soldi, gli interisti non riescono a chiudere il campionato nemmeno con un rigore relagato contro un già salvo siena. Ciò che mi fa sorridere è che, come sempre, i giornalisti sportivi, asserviti al dio danaro provenienente dalle squadre del Nord, hanno passato l’intera giornata a parlare del rigore sbagliato da Materazzi, dandone per scontata la validità.

Le facce post-partita degli interisti sono qualcosa di impagabile: erano così convinti che avrebbero vinto lo scudetto in casa, dopo aver regalato il derby al milan, che il pareggio ha fatto tornare in loro il ricordo BELLISSIMO del 5 maggio !!! Ora hanno paura, una paura fottuta di perdere un campionato dove sono stati sempre davanti, un campionato che già a Febbraio consideravano chiuso (ricordo benissimo gli striscioni “Game Over“).

Tutti pazzi per materazzi” è solo un ricordo del passato. Sì, perchè all’inter non esiste il concetto di società: ed ecco che adriano si da alla bella vita, viene mandato in brasile a riprendersi e poi ceduto a gennaio dopo feste e festini vari. Non contenti, fanno scoppiare il caso Figo, il caso Mancini, il caso Ibrahimovic ed ieri il caso Materazzi con il bambinone-presidente Moratti che afferma “Materazzi ci ha fatto perdere la partita”. Che la riconoscenza nel calcio fosse qualcosa di oscuro era cosa risaputa, ieri ne abbiamo avuto l’ennesima conferma.

Ora vanno a Parma a giocarsi lo scudetto contro chi è stato fautore di quel celeberrimo 5 maggio. Mister Cuper si troverà nella favolosa situazione di dover vincere per poter salvare il Parma e credo che abbia tutto l’interesse di vendicarsi di chi non ha idea (leggasi società Inter) di come si conducano i rapporti umani.

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