Quando ho cliccato “mi piace” sulla pagina di cui tutti parlano, eravamo solo 600 circa. Oggi siamo giunti a quota 189 mila – non c’è male per un weekend di tamtam telematico.
Ed è tutto qui il nocciolo della questione che sta dividendo la blogsfera tra chi crede sia una bufala e chi invece sostiene il fantomatico autore.
Innanzitutto lo fa per vendetta, perchè è stato licenziato. Ci sta, nulla da dire.
Però, cosa ci ha detto di veramente trascendentale, di veramente epocale che non sapevamo già ?
Direi nulla.
Prima di trarre giudizi, voglio fare solo un paio di considerazioni:
1. Il fatto che in pochissimi giorni ci siano 190 mila persone che abbiano cliccato “mi piace”, è l’ennesimo segnale che è stufa – e dopo l’ultima mega stangata, forse è il caso che i politici si stiano *molto* attenti;
2. I giornalisti, non avendo di cosa parlare, ovviamente hanno subito ripreso la notizia di questo profilo Facebook – senza appurare se sia vero o meno;
3. Discende dal precedente. Nel caso in cui si dovesse rivelare una bufala, sarebbe servire sul piatto d’argento alla classe politica [vecchia] di questo paese, l’ennesima scusa per dire che internet è un posto insicuro, che bisogna regolamentarlo, bla bla bla